Testo dell’articolo di Gianluca De Dominici pubblicato su “Tre Street Rover Mag” del 26 Maggio 2022
Tutto il mondo è rotondo.
In una narrazione estremamente surreale, e a tratti ironica, Giacomo Barone (foto di lato) colleziona istanti in cui tutto quello di cui abbiamo memoria, anche la cosa più assurda e distante, è rotonda, priva di linee definite.
In questa dimensione surreale, costruita appositamente attraverso una ricerca minuziosa nello spazio cittadino, è come se indossassimo costantemente degli occhiali fantascientifici: strumenti costruiti per individuare e trasformare ogni cosa in qualcos’altro, ogni figura, anche la più spigolosa, in un’estasi di armonia ed equilibrio.
Tutto è soggetto a questa metamorfosi. Giacomo acciuffa momenti propiziatori in cui la forma senza confini e senza schemi, da sempre nella mente dei patiti di geometria, invade il nostro Pianeta e ne fa materia di discussione. Farne parte diventa una costrizione, un tunnel verso un qualcosa di cui non abbiamo conoscenza.
In “Rotondità” il cerchio comanda. Il cerchio detta legge.