Palermo è la mia città!
Qui sono nato e anche se le mie prime esperienze di vita sono legate ad altri luoghi, questa città è stato in grado di rapirmi fulmineamente e trascinandomi con forza, mi ha permesso di farsi conoscere in tutta la sua bellezza carica di contraddizioni e di contrasti.
Un’attrazione forte che inizialmente è stata incoraggiata dalla mia curiosità. La bellezza architettonica delle sue vie e dei sontuosi palazzi ti fa viaggiare nel tempo tra le epoche storiche e i popoli conquistatori che l’hanno resa capitale di un vastissimo territorio. Superata la fase di un timido corteggiamento, si fa conoscere meglio grazie al contatto con le sue genti figlie di generazioni provenienti da ogni parte del mondo, cariche di un bagaglio culturale e sentimentale tipico delle loro case.
E’ sufficiente lasciarsi andare e farsi trasportare dalla forza dell’amore nei suoi confronti verso un modo di viverla che è tutto suo. Infatti, mai e in nessun altro luogo potrai usare lo stesso approccio di conoscenza che hai usato per questa città.
Ma Palermo non è “soltanto” questo. Le contraddizioni e i contrasti sono sempre in agguato. La sua bellezza e il suo fascino vengono continuamente celate dalla realtà dell’abbandono, del degrado e dall’incuria.
Dunque ho condotto un viaggio nei luoghi che più conoscevo e non solo.
Ho cercato e incontrato persone, attivisti politici, parroci, artisti e membri di associazioni che operano nei quartieri e li conoscono intimamente, che condividendo i miei stessi sentimenti mi hanno indirizzato nella individuazione del “contradditorio apparente”.
La documentazione della mia attività è avvenuta attraverso una serie di ritratti fatti a persone, cose e paesaggi.
Il consiglio è di leggere il tutto secondo un movimento circolare.
Tutte le immagini rappresentano allo stesso tempo causa e conseguenza dei contrasti di questa città senza eguali, sono allo stesso tempo cancro e cura per una città senza uguali!